Nonostante la Svizzera faccia geograficamente parte del territorio europeo a livello politico è uno stato a sé, permettendole così di mantenere quel concetto di neutralità che la caratterizza.
Spedire un pacco in Svizzera, quindi, vuol dire sottostare a tutte le regole in vigore che controllano il trasporto di merci verso i paesi extraeuropei.
É importante conoscere le regole riguardo lo scambio di merci e beni di diverso valore, così da non rimanere bloccati alla dogana.
Ecco qui alcune informazioni utili per questo scopo.
Quali documenti servono per attraversare la dogana?
Nel caso in cui si decida di spedire un pacco attraverso Poste Italiane o corriere privato è necessario compilare una serie di documenti per permettere alle merci di arrivare in Svizzera.
Per prima cosa occorre dotare la spedizione di tutta la documentazione che ne certifica la provenienza, attraverso un sistema di dichiarazione stipulato secondo la tariffa doganale.
Il pacco dovrà essere accompagnato da una fattura proforma e la dichiarazione di Libera Esportazione.
La fattura proforma
La fattura proforma consiste nella descrizione dettagliata di quanto contenuto all’interno del pacco che si vuole inviare.
É chiamata anche fattura commerciale o dichiarazione doganale e comprende:
- quantità degli articoli, valore di ciascuno di essi e valuta
- descrizione di ogni articolo
- stato degli articoli (nuovi o usati)
- motivo dell’invio del pacco (regalo, vendita o visione)
- indirizzo completo del mittente con partita IVA o codice fiscale
- indirizzo completo del destinatario
- riferimenti tracking della spedizione
- costo totale della spedizione
A questo bisogna aggiungere la dichiarazione di Libera Esportazione e una copia del documento di identità del mittente.
La dichiarazione di Libera Esportazione serve al corriere per specificare se il bene che vogliamo inviare è sottoposto a specifiche restrizioni specifiche. Questo solleverà il corriere da eventuali responsabilità nel caso in cui il pacco venisse bloccato alla dogana.
Cosa posso spedire in Svizzera e cosa è vietato
Le regole sulle spedizioni al di fuori dei paesi dell’Unione Europea prevedono alcune restrizioni circa quello che possiamo inviare o meno in Svizzera.
Alcune cose sono totalmente vietate o soggette a dichiarazioni che ne certifichino la necessità da parte del ricevente, come medicinali, prodotti terapeutici o dopanti.
Per altre tipologie di prodotti, come beni culturali, flora e fauna in via d’estinzione è necessario avere il certificato CItes, che ne autorizza la spedizione.
Nel caso delle armi e degli alcolici la spedizione potrebbe essere soggetta a blocchi, in quanto richiedono autorizzazione e devono sottostare a determinati limiti quantitativi.
Il limite di esenzione per i pagamenti dei tributi è fissato a quota 100 franchi, a meno che non si tratti di tabacco e bevande alcoliche, nel caso di spedizioni tra residenti privati Svizzeri e all’estero.
L’importanza di scegliere il giusto corriere
Non bisogna sottovalutare l’importanza della figura del corriere al momento di decidere a chi affidare la spedizione del nostro pacco. Bisogna infatti controllare sempre l’autorevolezza del corriere a cui vogliamo riferirci e verificare che abbia esperienza in campo di spedizioni doganali all’estero.
Tutti i procedimenti di sdoganamento sono inoltre a carico del corriere: occorre quindi affidare le merci ad una persona degna di fiducia per essere certi che tutto possa andare secondo i nostri piani, anche in caso di blocco alla dogana.
Scegli Givisped, l’agenzia per le spedizioni con sede a Milano che garantirà un servizio impeccabile per le tue spedizioni. Potrai rimanere costantemente aggiornato sul tracking del tuo pacco e monitorare tu stesso la spedizione.